Galleria | Secondaria

 

Galleria di attività e progetti svolti dalla Scuola Secondaria.

 

A.s. 2019/2020 – Concerti e attività in streaming dell’indirizzo musicale 

INDIRIZZO MUSICALE 2019-2020

Antonio Vivaldi, Concerto in RE maggiore – Proff. Rino Trasi e Francesca Naibo

Henry Purcell, Enea and Dido –  Prof. Stasi

Festa del Flauto, giugno 2020  – prof. Carlo Nicita

J.S.Bach, Badinerie– Riccardo Calabrese

J. Massenet, Meditation de Thais – Riccardo Calabrese

Per approfondire contenuti e percorso, basta cliccare sull’immagine di ogni progetto per collegarsi al sito “La Scuola in tasca” che raccoglie i lavori dei progetti trasversali della scuola, la redazione è affidata ogni anno a un gruppo di alunni.

 

A.s. 2019/2020 – Idea Green: Parte integrante del progetto Green School ha permesso a studenti e docenti di accrescere la consapevolezza sulle risorse e sull’inquinamento, per un futuro più sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale.

IL PROGETTO GREEN SCHOOL

Il progetto Green School, chiamato in seguito Idea Green-Green Idea, è stato realizzato con il contributo di tutte le componenti della scuola.

Il progetto si prefiggeva l’acquisizione di una maggiore consapevolezza ambientale da parte della popolazione scolastica, la riduzione dello spreco in mensa, la razionalizzazione della raccolta differenziata all’interno della scuola.

Nonostante i lavori siano stati interrotti dall’arrivo del Covid19 che ha causato la chiusura della scuola e la prosecuzione della didattica in modalità “a distanza”, abbiamo ottenuto una menzione importante dal Comitato Tecnico Scientifico per la valutazione delle scuole sostenibili, ma soprattutto abbiamo ottenuto gli obiettivi didattici e formativi che il progetto si era proposto.

Relazione finale progetto green school

A.s. 2019/2020 – Progetto Maglietta 2020: Il Progetto Maglietta è un progetto storico che consiste in un concorso grafico-pittorico per l’elaborazione di un logo per la maglietta annuale della scuola. I temi sono generalmente a sfondo interculturale, quest’anno abbiamo deciso di lavorare sulla Sostenibilità collegandoci al Progetto Green School.

PROGETTO MAGLIETTA FRANCESCHI

Il progetto coinvolge tutti gli alunni della scuola che sviluppano visivamente il tema dell’anno.

Si pone come obiettivi: Stimolare competenze trasversali per la realizzazione di un disegno che segua precise indicazioni di lavoro e di regolamento di tipo concorsuale; Aumentare il senso di appartenenza alla scuola; Stimolare la solidarietà attraverso la scelta di un tema inclusivo e l’acquisto della maglietta per il fondo di solidarietà.

Progetto maglietta 2019 Più ponti – Meno Muri

Progetto maglietta 2018 CyberBullismo

Progetto maglietta 2017 La valigia dei Sogni

Progetto maglietta 2016 Popoli Migranti

Il cortometraggio è stato realizzato in collaborazione con MIC Fondazione Cineteca Italiana e COE nell'ambito del progetto “La Scatola Magica.Diritti, Azione!”, con il quale le scuole IC Franceschi e IC Locatelli-Quasimodo hanno vinto nel novembre del 2018 il bando “Monitor440 CinemaScuola 2030 Cinema per la Scuola” promosso dai Ministeri MIUR-MIBACT per l’introduzione del Linguaggio Cinematografico nelle scuole, è il rapporto tra il mondo dell’adulto, che definisce le regole della relazione e della convivenza e le “impone all’adolescente“ e quello dei ragazzi. La scuola Franceschi ha lavorato in particolare sul tema della migrazione e dell’accoglienza. Si ringraziano: La Regista - Camilla Borò MIC e Fondazione Cineteca Italiana - Licia Punzo e Silvia Pareto referenti del progetto per il MIC, Marco Lovisato e Margherita Giusti Hazon COE Centro per l’Orientamento Educativo - Alice Pecoraro per i laboratori di attivazione, Ozlem Mizgin Onder per il suo intervento sui rifugiati e il suo impegno e Manuela Pursumal, Responsabile del settore Scuola Teatro Officina - Daniela Airoldi e Irene Quartana Erri De Luca - per la forza delle sue parole Gli alunni delle altre classi del tempo prolungato e quelle a indirizzo musicale. A.s. 2018/2019 – Sotto la luna-تحت القمر [taht alqamar]: Il progetto Scatola Magica. Diritti, azione! finanziato dal bando Monitor 440 Miur-Mibact Cinema e Scuola 2030 introduce nella scuola il linguaggio cinematografico e rafforza le competenze di lettura e scrittura in chiave autobiografica e interculturale.
Le classi 3C-2C-2A hanno realizzato il cortometraggio “Sotto la luna-تحت القمر [taht alqamar]” prodotto con MIC, COE e Teatro Officina.

LA SCATOLA MAGICA. DIRITTI, AZIONE!

Già da diversi anni, a partire dalla collaborazione più che decennale con il COE (Centro di Orientamento Educativo) e l’introduzione a scuola di film e cortometraggi del Festival del Cinema di Africa, Asia e America Latina, la scuola lavora su progetti di didattica interculturale che utilizzano il Cinema come trasmettitore di culture. Il nostro interesse per l’uso del Cinema come strumento didattico è andato aumentando negli anni, sfociando in una formazione specifica di diversi docenti sul linguaggio cinematografico e la lettura in chiave interculturale dei film.Con la pubblicazione del bando Monitor MIUR-MIBACT Cinema Scuola 2030, in Rete con l’IC Locatelli-Quasimodo abbiamo iniziato a introdurre il linguaggio cinematografico nelle nostre classi, definendo un percorso strutturato con schede didattiche e attività. La nostra scuola ha anche acquisito una serie di strumenti (telecamera, green, ecc.) che resteranno a noi per futuri lavori: l’impegno preso con i ragazzi non è quindi transitorio. Abbiamo avuto l’opportunità di lavorare con persone professionalmente competenti e allo stesso tempo aperte al dialogo con i ragazzi, che hanno dedicato loro incontri, laboratori e attività ricche e coinvolgenti. Erano scrittori – Nicoletta Bortolotti – autrice del libro “Chiamami sottovoce”; gli operatori del COE – Alice Pecoraro, Manuela Pursumal, Ozlem Mizgin Onder – per i laboratori di attivazione e l’esperienza del Refugé; del Teatro Officina – Irene Quartana – per i laboratori di recitazione; del MIC –  Margherita Giusti Hazon, per il corso ai docenti di scrittura per immagini e sceneggiatura, Camilla Borò, per il coordinamento alle riprese, la regia, il montaggio, Marco Lovisato, i ruoli nel Cinema e la piattaforma The Film Corner e Licia Punzo e Silvia Pareto per gli eventi. L’occasione di apprendimento è stata unica, noi docenti ci siamo messi in gioco insieme ai nostri alunni, per definire ruoli, formare una vera e propria Troupe cinematografica, scrivere soggetto, sceneggiatura e story board, scegliere i contesti, costruire le scenografie, la colonna sonora e tutto il resto. Tutto quello che serve per raccontare una storia.
A.s. 2017/2018 – E tu chi sei? l’Okapi:  La classe 2C della scuola secondaria ha viaggiato per mesi alla ricerca della propria identità attraverso le pagine del libro “E tu chi sei? L’Okapi”, laboratori di espressione corporea, artistica e riflessioni sul proprio sé. Un percorso in cui differenze culturali e personali hanno trovato cammini di espressione e permesso ai ragazzi di attivare nuove competenze nell’organizzazione del lavoro, nella collaborazione e condivisione delle scelte e di acquisire una nuova consapevolezza sul proprio significato nel mondo.

E TU CHI SEI? L'OKAPI

La narrazione interculturale sulla ricerca della propria identità, rielaborazione della lettura di “E tu chi sei? L’Okapi”, nasce dal bisogno di sollecitare nei ragazzi la consapevolezza che le differenze sono una ricchezza culturale da salvare e valorizzare, che ciascuno è portatore di una cultura propria che deriva non solo dalla propria origine, ma anche dai percorsi e dagli incontri che si fanno nella vita.

Gli obiettivi del progetto sono principalmente trasversali: lavorare in gruppo, collaborare e confrontarsi con i compagni, rispettare le diversità, ritrovare le proprie radici e valorizzarle, sviluppare la manualità, imparare l’uso delle tecnologie.

Gli incontri con gli esperti del COE hanno sollecitato i ragazzi a confrontarsi con le proprie radici culturali, con la questione della diversità come risorsa e della ricerca di sé in relazione agli altri. Prima il laboratorio di Raymond Bahati ha portato a scuola i ritmi e la vitalità del Congo. Poi, Mizgin Ozlem Onder ha raccontato la sua storia: dalla fuga dalla Turchia, perché perseguitata in quanto Curda, alla difficile integrazione in Italia e valorizzazione delle proprie radici.

Durante i laboratori di Lettere, la classe ha letto il testo e riflettuto sul viaggio e le emozioni della protagonista, per proporre poi una reinterpretazione autobiografica dei seguenti temi: la ricerca di sé, la paura di restare soli, di crescere e diventare adulti, di essere diversi, la volontà di omologazione, l’esperienza dell’esclusione dal gruppo.

Durante i laboratori di Arte, i ragazzi hanno disegnato i diversi Okapi così come li hanno saputi immaginare, li hanno proiettati e trasformati in gigantografie poi utilizzate per le scenografie. Le scene sono state filmate su green screen per poi inserire in fase di montaggio le ambientazioni disegnate, mentre i grandi Okapi e gli animali incontrati dalla protagonista si alternavano in scena con i ragazzi-attori, scandendo l’evoluzione del personaggio.

Gli studenti, oltre ad aver acquisito o affinato competenze tecniche, hanno imparato a conoscersi tra di loro, a lavorare con tutti i compagni, a leggere una storia in termini interculturali, acquisendo la consapevolezza, che ciascuno è veicolo di cultura e dovrebbe valorizzare la propria.

A.s. 2017/2018 – In Viaggio con Olga: dalla lettura del romanzo “Olga di carta” di Elisabetta Gnone è nata una riflessione su conoscenza di sé, accettazione dei propri limiti e valorizzazione delle proprie potenzialità, lavorando, al tempo stesso, su contenuti fondamentali del programma di prima: testo descrittivo, fiaba e funzioni di Propp, racconto autobiografico, presentazione di sé, descrizione del paesaggio e ambienti della geografia. La storia di Olga e il suo viaggio di formazione hanno offerto spunti di riflessione sulle proprie inclinazioni permettendo anche di introdurre la didattica orientativa.

IN VIAGGIO CON OLGA

Il progetto si è sviluppato in diverse “tappe”.

La costruzione di diverse “Olga” in tanti materiali, con un laboratorio che declina i contenuti affrontati in classe secondo tecniche varie, permettendo di valorizzare diverse tipologie di competenze e per evidenziare che ciascuna ha la propria peculiarità, forza e debolezza.

La costruzione di un Domino in lingua (francese e spagnolo) per giocare con le parole e rafforzare le caratteristiche di ciascun materiale e la consapevolezza propria dei ragazzi.

L’incontro con l’autrice nell’ambito di Bookcity che ha spiegato agli studenti come è nato il personaggio di Olga.

L’intervista via Skype della televisione catalana Info4.

Lo spettacolo teatrale, riduzione del “Cyrano” di Rostand, che ha offerto un ulteriore approfondimento sul tema del contrasto fra bellezza esteriore e ricchezza dell’anima.

Inoltre: La Caccia al tesoro; Il Laboratorio diversi ma uguali (“il vento soffia su tutti quelli che” e “ombre”) e il Laboratorio “Unici”.

Il progetto si è concluso con la realizzazione del Book trailer presso il MIC.​

A.s. 2017/2018 – Io leggo perché: una grande raccolta di libri a sostegno delle biblioteche scolastiche – il nostro istituto ha aderito all’iniziativa  “Io leggo perché”, che ha consentito alla biblioteca scolastica di arricchirsi di nuovi volumi. Recandosi presso una delle tre librerie gemellate con noi, le famiglie hanno acquistato un libro che è stato poi donato alla scuola.

IO LEGGO PERCHE'

Il progetto ha coinvolto diversi ragazzi che hanno preparato le interviste a genitori e personale scolastico sul tema della lettura, hanno realizzato la video intervista, scelto le parti più significative e realizzato il montaggio.

Il progetto ha permesso alla nostra biblioteca di arricchirsi di molti testi. Ringraziamo il Comitato dei Genitori per la loro gentile collaborazione

A.s. 2017/2018 – Invasioni Digitali: il progetto ha permesso ai ragazzi di approfondire la conoscenza del territorio intorno alla scuola, di acquisire competenze trasversali di cittadinanza e digitali, nell’ottica di un uso sano e consapevole dei social

INVASIONI DIGITALI FRANCESCHI

Invasioni Franceschi nasce nell’ambito del progetto di educazione all’uso dei media. Nell’a.s.2017/18 i ragazzi della classe 1F hanno lavorato sul loro quartiere  fin da subito:  il primo giorno hanno trovato appesa in classe una mappa ingrandita  del  territorio limitrofo alla scuola, dove hanno potuto fare le prime osservazioni.  Ognuno ha segnalato la strada in cui vive e con un filo di lana ha evidenziato il percorso casa-scuola.  Durante il tragitto hanno notato alcuni punti di riferimento e li hanno disegnati: semafori, negozi, giardini.  Poi hanno elaborato un grafico che descrivesse quanti di loro vengono a scuola a piedi, quanti in bicicletta, quanti con i mezzi pubblici o in auto. Con l’aiuto di google map hanno potuto confrontare i tempi di percorrenza.  Dopo aver preso confidenza con la mappa, hanno cominciato a raccogliere materiale sul quartiere, che ha una doppia denominazione: Maggiolina e Quartiere dei giornalisti. 
A.s. 2016/2017 – La valigia dei Sogni – Der Koffer der Träumer : Fare Intercultura ha assunto qui innanzitutto un approccio autobiografico, in cui ciascuno di noi si racconta, si sa mettere nei panni dell’altro, si confronta con le proprie paure e i propri sogni. L’arrivo in un paese straniero ci pone di fronte al grande problema del pregiudizio e della paura. Da un testo scritto da Mercedes Mas di Casa Pace Milano, nasce il laboratorio Quadrato nel paese dei Rotondi, (tradotto a tratti dai nostri ragazzi in Arabo, Filippino, Cinese e Tailandese, finalmente anche loro rotondi).

LA VALIGIA DEI SOGNI

L’approccio interculturale impone l’analisi delle emozioni e il mettersi nei panni dell’altro. Così la visione di film che raccontano di quando anche noi italiani eravamo emigranti (Miracolo a Milano, Pane e Cioccolata), l’analisi di film stranieri che ci mostrano realtà così lontane ma così vicine a noi dal punto di vista emotivo mette in luce aspettative e sogni comuni (Il mio nome è Adil, Miracolo a Le Havre).

Il laboratorio dei sogni, sperimentato dalle docenti in un corso di formazione a cura di Mario Fracassi del Teatro Stabile d’Innovazione Florian Meta-Teatro di Pescara, ci mostra le nostre fragilità e le nostre aspirazioni, così, con semplicità, senza alcuno schermo, al buio, bendati, davanti a noi stessi e agli altri.

Il laboratorio Mille colori e una sola Tribù svolto presso la Casa dei Diritti dell’Associazione Survival ci mette davanti a realtà che troppo spesso dimentichiamo, pur nel nostro comune senso di sviluppo sostenibile.

Il progetto è stato realizzato in gemellaggio con la scuola italo-tedesca “Leonardo da Vinci”, l’incontro con la professoressa Amendola, insegnante in Germania, si è avviato con l’analisi del termine sogno.

“La valigia dei sogni” è culminato con lo scambio di due valigie tra noi studenti italiani e gli alunni tedeschi della professoressa Amendola. La nostra valigia conteneva i cartoni de: “Un quadrato nel paese dei ro-tondi” e i cartelloni dello spettacolo; la valigia della scuola tedesca invece conteneva le miniature degli oggetti di: “Alice nel paese delle meraviglie” e i disegni dei sogni degli alunni.

Alla fine dell’incontro, abbiamo visto un video di un ragazzo italiano nostro coetaneo che vive in Germania e che si fa chiamare “Dreamer” sul canale Youtube che ha realizzato. In questo video, “Dreamer” ci racconta che il suo sogno più grande è proprio quello di diventare un famoso ed importante Youtuber per condividere con milioni di persone nel mondo i suoi sentimenti e le sue emozioni. Questo per cercare di migliorare e di rendere più allegra e serena la vita degli altri. Durante il video, ci manda dei messaggi molto forti e molto belli che ci incitano a non abbandonare i nostri sogni ed a non arrenderci mai di fronte a tutti gli ostacoli che si possono incontrare nella nostra vita.

Tutti noi ragazzi abbiamo bisogno dei sogni, della voglia di cercare qualcosa su cui indirizzare tutti i nostri sforzi, le nostre aspettative. Senza il sogno, la nostra vita sarebbe solo del tempo vuoto da riempire, minuti che scorrono senza significato. Mi sdraio nel mio letto e chiudo gli occhi. Ed immagino il mio futuro, le persone che conoscerò, i posti nel mondo che riuscirò a visitare, forse il premio Nobel che vincerò…

 
A.s. 2015/2016 – Senza Sponda: Educare alla Cittadinanza mondiale – Siamo partiti dalla riflessione sulla assoluta casualità dell’essere nati dalla parte giusta o sbagliata del mondo: nessuno di noi ha meritato di vivere in un paese libero, nessuno di coloro che fuggono ha meritato o scelto di nascere al di là del mare. Cosa significa essere dalla parte sbagliata? Il romanzo di Francesco D’Adamo, seguito della celebre Storia di Iqbal, è servito da guida per capire cosa voglia dire non avere infanzia, essere costretti a lavorare anziché studiare, combattere per i propri diritti, in Pakistan, ma anche a Milano.

SENZA SPONDA

Il progetto è stato pensato per promuovere l’educazione, la sensibilizzazione e la partecipazione di tutti i cittadini alla cooperazione internazionale.

Il COE (Centro Orientamento Educativo), che insieme alle altre associazioni ONG ha coordinato questo progetto pensato dal MIUR e dal Ministero degli Affari Esteri, ha collaborato con noi attraverso degli incontri cadenzati nel tempo, nei quali noi docenti facevamo via via il punto della situazione, seguendo talvolta delle formazioni per i docenti e apprendimenti laboratoriali per gli alunni.

La prima parte del lavoro è volta  a “costruire” la consapevolezza del rispetto delle diversità. In occasione della Settimana Nazionale della Cooperazione 22-28 febbraio 2016 abbiamo creato uno spettacolo intitolato Senza Sponda. Il titolo deriva dalla lettura del libro di Aime riguardante gli sbarchi dei rifugiati. I ragazzi hanno letto anche il romanzo di Francesco D’Adamo riguardante la casualità di nascere dalla parte sbagliata del mondo. I temi del libro sono legati al lavoro minorile, che significa: niente studio, negazione dei propri diritti, tentativi di fuga ben sapendo che la percentuale della possibilità di morire è molto alta… Hanno visto il film Timbuctù (dove c’è una scena in cui dei ragazzi giocano a calcio ma senza pallone). Da questi approfondimenti è emersa una rielaborazione: i ragazzi hanno scritto riflessioni profonde che sono state lette, insieme a dei brani tratti da libri analizzati, la sera dello spettacolo.

E’ stata anche realizzata una scenografia con un barcone in scala 1:1, costruito con il cartone e dipinto durante i laboratori di arte. Una parte dei ragazzi ha recitato, immedesimandosi, la parte dei rifugiati. Inoltre coinvolgendo alcuni degli alunni delle sezioni musicali, hanno cantato due canzoni: la prima “Mio fratello che guardi il mondo” di Ivano Fossati e “Questo non è un film” di Fiorella Mannoia (in questo testo c’è un inserimento in lingua Wolof). Per questa parte musicale hanno collaborato con noi i colleghi Alessandro Ceschin e Lucia Lo Re con un musicista senegalese che ci ha aiutato nella traduzione del testo e nell’insegnamento del testo musicale originale ad un gruppo di ragazzi.

Contestualmente all’evento è stata montata una mostra fotografica sui fatti di Srebrenica del 1995, allestita da Luca Valsecchi e Ico Gasparri. I ragazzi hanno rielaborato con i colori a tempera 10 gigantografie fotografiche tratte dalla mostra stessa (per le quali sono state costruite anche le cornici dipinte su cartone). Questo lavoro ci ha fatto comprendere che i ragazzi anche davanti alle disgrazie più atroci hanno uno sguardo positivo nel senso che la loro interpretazione cromatica è stata con colori molto vivaci. Tra i visitatori della mostra abbiamo avuto il piacere di rivedere Lidia Franceschi (madre di Roberto a cui è intitolata la scuola).

A.s. 2014/2015 – Pavimento non spazzato: Un progetto di didattica interculturale che parla del presente e del passato, del proprio vissuto, di paesi vicini e lontani… di come il cibo e la cultura si fondono in una Storia che sono tante storie, come noi siamo tante persone. Abbiamo vinto il bando “Le scuole della Lombardia per Expo Milano 2015”

PAVIMENTO NON SPAZZATO

Il concorso bandito dall’USR Lombardia è stato per noi l’occasione di mettere insieme questa esperienza così ricca di lavoro con gli studenti e con i colleghi delle diverse discipline, coinvolgendo anche la nostra scuola primaria Muratori Menotti Pio e la scuola italo-tedesca di Wolfsburg nella descrizione della migrazione del cibo attraverso i secoli e i confini.

Il nostro progetto prende avvio dalla collaborazione tra la scuola e la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, con un progetto pilota, avviato nell’a.s. 2012-13, su Il mestiere dell’archeologo con focus e laboratori che riguardano, tra le altre cose, Il cibo presso i Romani e il pavimento non spazzato e la catalogazione, il rilievo e il restauro di recipienti ad uso alimentare (Laboratorio Mettiamo insieme i cocci). Ci siamo subito domandati quale potesse essere la connessione, in un conteso interculturale come la scuola, tra passato e presente… Fin da subito, abbiamo capito che approfondendo le tematiche di Expo il nostro progetto poteva diventare un luogo di incontro delle culture presenti a scuola.

Così, quando la Biblioteca Nazionale Braidense ci ha contattati per la sezione didattica del progetto Dalla Terra alla Tavola, abbiamo messo a disposizione i nostri lavori per la sezione didattica del Portale SemiDiCultura… Il progetto Dalla Terra alla Tavora prevede la realizzazione di incontri culturali che coinvolgano i diversi soggetti promotori, privilegiando il confronto tra gli Istituti culturali e la scuola.

Il 14 maggio 2014, presso il Parco Archeologico Alda Levi di Milano, abbiamo organizzato l’evento Le voci del Pane dove le nostre classi hanno presentato un percorso didattico tematico e interdisciplinare sul pane, hanno partecipato al laboratorio della Dedalo-Research, un gruppo di ricerca legato all’Università di Venezia e i ragazzi del Golfo Mistico, l’Orchestra Multietnica della scuola secondaria di primo grado Quintino di Vona di Milano, hanno suonato e presentato il loro Ricettario Multietnico.

Ora il progetto è strutturato in quattro grandi capitoli: Street Food – Paese che vai pentole che trovi – Pavimento non spazzato – Cibi e culture migranti In ciascun ambito si è lavorato con il metodo autobiografico e la didattica interculturale, coinvolgendo direttamente ciascun alunno come portavoce della propria cultura – alimentare e non – con contributi anche anche da parte delle famiglie in appositi momenti di condivisione e in alcune fasi di preparazione del materiale di approfondimento.

La complessità del lavoro, sintetizzata nella mappa del sito, prevede la compilazione in itinere da parte di una redazione appositamente formata a scuola, durante lezioni di informatica.

La scuola in Tasca è il sito che raccoglie i lavori dei progetti trasversali della scuola e del tempo prolungato. Ogni anno la redazione è affidata a un gruppo di alunni appositamente formato e coordinato dai docenti più tecnologici
È anche la nostra testata che negli anni ha raccolto i lavori più significativi delle classi.

La scuola in Tasca 2018-2019 Sotto la luna-تحت القمر [taht alqamar]
La scuola in tasca 2017-2018 Materiali dal Tempo Prolungato
La scuola in tasca 2016-2017 La valigia dei sogni
La scuola in Tasca 2015-2016 Senza sponda